Il primo fonofilm italiano sul calcio


Cinque a zero

Il "Morandini" lo definisce, col tipico brio del critico cinematografico (filone intellettuale): "1° fonofilm italiano sul calcio, infelice come quasi tutta la quindicina di film che lo seguirono fino al 2000". La trama è molto semplice e gira intorno al presidente di una squadra di calcio con due problemi: la consorte che osteggia il marito facendogli continue scenate e che non vuol saperne di pallone e il capitano della squadra che viene travolto da una passione amorosa con un'attrice di varietà. Ovviamente tutto si conclude a lieto fine.

Cinque a zero è il primo film sonoro italiano sul calcio. Il titolo prende spunto dal clamoroso risultato di Roma - Juventus del 15 marzo 1931 [vedi], che Mario Soldati, a distanza di oltre trent'anni ricordò anche nel suo romanzo Le due città. Il film fu girato in parte al campo di Testaccio, a due passi da Trastevere, dove si giocò la partita. Tra gli attori Maurizio D'Ancora, Angelo Musco, la cantante Milly, e Osvaldo Valenti nella parte del centravanti, in mezzo a veri giocatori come Masetti, Ferraris IV, Bernardini, Volk e ad altri calciatori della A.S. Roma.

Vero è che i battibecchi coniugali del siculo A. Musco e il varietà (soggetto di Michele Galdieri, sceneggiatura di M. Bonnard) hanno più importanza del giuoco. Il critico Filippo Sacchi scrisse sul "Corriere della Sera" (4 novembre 1932): "Fatto per la persona di Musco, in questo film Musco è tutto. E' spesso irresistibile, ma forse qua e là l'effetto avrebbe guadagnato, se il direttore avesse saputo dosarne la mimica vertiginosa, secondo i bisogni dell'obbiettivo. C'è qualche canzonetta riuscita, e Milly la canta con simpatico brio".

1932 | Regia di Mario Bonnard | Schede: 01 - 02